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PAUL BOURGET ET L’ITALIE

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A cura di Anne Christine Faitrop Porta

PAUL BOURGET ET L’ITALIE

A cura di Anne-Christine Faitrop-Porta.

Con Institut catholique Paris, Università degli Studi di Firenze, AAIFF

Martedì 18/02, dalle ore 09:30

Del poeta, saggista, commediografo, Paul Bourget (1852-1935), riscuotono un ampio
successo in Francia e all’estero, particolarmente in Italia i romanzi e i racconti. Capofila del
dilettantismo e del cosmopolitismo, mira a farsi il Balzac della borghesia e dell’aristocrazia del suo
tempo. Resta tuttavia amico di Zola e si interessa da vicino alla medicina, alla psicologia e alla
psicanalisi.
Instancabile viaggiatore in Europa e nel mondo, soggiorna, a partire dal 1874, una ventina di
volte in Italia e la sceglie come cornice di versi e di innumerevoli pagine di saggi, romanzi e
racconti. Pubblica l’itinerario italiano Sensations d’Italie nel 1891 e i romanzi La Terre promise sulla
Sicilia e Cosmopolis su Roma, nel 1892 e nel 1893. A Lecce scopre l’arte barocca, in Calabria la
fiera bellezza naturale. Da Torino a Catania evoca le città, i borghi, i paesaggi, particolarmente la
Toscana, Pisa e la prediletta Siena.
Firenze dove soggiorna a lungo è descritta in vari romanzi e racconti, dalle Cascine simili al
Bois de Boulogne, a Palazzo Strozzi, alla Certosa detta di Ema, senza dimenticare il Gabinetto
Vieusseux. La città dell’arte per eccellenza è, in quella fine dell’Ottocento, il paradiso del
cosmopolitismo, ma si affaccia anche quale modello di nobiltà d’animo.
Indagare sulle tracce dell’Italia, artistiche, letterarie, ideologiche, linguistiche, sociologiche,
nell’opera di uno dei più letti fra i romanzieri francesi della Belle Époque vale a cercare i legami
profondi tra le culture e, maggiormente ancora, tra le sensibilità dei due paesi.

Palazzo Lenzi

Piazza Ognissanti, 2
50123 Firenze
T +39 055 271 88 11