Novità di quest’anno, la sezione Aspettando Rendez-Vous, una finestra sul nuovo cinema francese realizzata in collaborazione con il KINO Cinema e Bistrot (Centro Culturale dedicato all’Audiovisivo), con sede a Roma nel quartiere Pigneto. Dal 30 marzo al 4 aprile il Kino propone film e incontri sul cinema francese contemporaneo che anticipano temi e ospiti della settima edizione del festival. Nouvelle vague femminile, opere prime, una finestra aperta sul presente, ma non solo… In una serata speciale il Kino racconta le sale indipendenti di Parigi, i luoghi che per decenni hanno visto passare film sconosciuti e seconde visioni, grandi classici e anteprime, disegnando una storia del cinema alternativa e dimenticata… Jacques Thorens presenta al pubblico il libro Il Brady (L’Orma Editore): la storia del più sgangherato e folle cinema di Parigi e della meravigliosa e improbabile umanità che per anni ha frequentato la sala, raccontata attraverso gli occhi del suo proiezionista. A seguire la proiezione di Passeurs de rêves – Un voyage dans les cinémas indépendents de Paris il documentario di Silvia Angrisani e Lorenzo Cioffi dedicato al racconto delle sale indipendenti parigine guidato dalle storie dei loro gestori appassionati di questo mestiere così poco conosciuto. Sul fronte cineasti del presente si parte con La Bataille de Solférino, opera prima di Justine Triet, una commedia che intreccia l’epica del quotidiano di una giovane coppia con l’attualità di una giornata elettorale a Parigi, per arrivare a Pauline s’arrache, autodocumentario di Emilie Brisavoine, un esplosivo home movie che è immersione nella vita di una quindicenne alle prese con una famiglia a dir poco stravagante. Tra questi Grand Central (presentato a Cannes nel 2003 nella sezione Un Certain Regard e vincitore di un César per l’interpretazione di Tahar Rahim), in cui Rebecca Zlotowski, considerata una delle maggiori cineaste francesi, racconta con uno stile documentaristico un amore fusionale; Je ne suis pas un salaud, il secondo lungometraggio di finzione del documentarista Emmanuel Finkiel, in cui, con le note più scure del thriller, si racconta la storia di un ragazzo in cerca di salvezza e Qui vive, opera prima della regista Marianne Tardieu, che è ancora la ricerca di emancipazione in un quotidiano difficile tra speranza e disperazione.
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