Con una prosa di rilievo, Jourde celebra l’oscuro: non senza ricordare un certo Julien Gracq, osserva il mondo condannato da quel balcone di montagna
- Le Nouvel Observateur
Filoso, blogger, pugile, viaggiatore, Pierre Jourde è nato a Créteil nel 1955, ma la sua famiglia è originaria della regione dell’Auvergne. Anche come scrittore si è sempre distinto per la sua varietà di ispirazione, che gli ha permesso di spaziare dal romanzo al racconto, dall’autobiografia alla poesia, dal saggio alla critica letteraria.
Ha ottenuto numerosi premi, tra cui spicca il prestigiosissimo Grand Prix de l’Académie Française; questo testo in particolare gli è valso il Prix Génération du Roman. In Francia, è attualmente pubblicato da Gallimard.
In questo romanzo di impronta autobiografica due fratelli si recano, dalla città, nella remota regione francese dall’Auvergne, per raggiungere il cascinale di famiglia appena ereditato.
La riscoperta delle proprie radici imporrà loro di perdersi nei meandri di un mondo rurale che appartiene a un tempo lontano, che non è più.
