
mercoledì 9 maggio ore 18
Incontro con Jean-Noël Schifano
in occasione della pubblicazione di
LE COQ DE RENATO CACCIOPPOLI (Gallimard 2018)
Interverranno
Donatella Gallone (editrice è giornalista)
Ugo Cundari (Giornalista il Mattino)
Lo scrittore, critico e traduttore francese Jean-Noël Schifano presenterà il suo ultimo libro “Le coq de Renato Caccioppoli” (Gallimard) all’Institut français Napoli.
Napoli è, da trent’anni, fonte di vita e di creatività per Jean-Noël Schifano. Dal 1992 al 1998, ha diretto l’Istituto francese della città e per questo, evento storico per un francese, è cittadino onorario. Non ha smesso di scrivere identificandosi nella pelle, nello spirito e nel cuore di Napoli. Una ricerca-indagine sempre più rivelatrice. Napoli è in tutti i suoi libri dal 1981 Naples, (le Seuil) fino al Everybody is a star, suite napolitaine (Gallimard, 2003), passando per Chroniques napolitaines (Gallimard, 1984), da La Danse des ardents ou la vie de Masaniello (Gallimard, 1986) a L’Éducation anatomique (Gallimard, 2001), oppure Sous le soleil de Naples (Découvertes Gallimard, 2004), senza dimenticare le Dictionnaire amoureux de Naples (Plon, 2007).
Di padre Siciliano, di madre di Lyon, traduttore (Umberto Eco, Elsa Morante, Alberto Savinio, Italo Svevo, Leonardo Sciascia…), editore, il suo Désir d’Italie (Folio Essais Gallimard, 1996) è diventato un piacere radioso a Napoli dove egli scopre la quintessenza incandescente della nostra civilizzazione.
Pubblicato in Francia, da Gallimard, nell’Aprile 2018, Le Coq de Renato Caccioppoli si svolge nel 1938 a Napoli. Il libro è ambientato nella Napoli del 1938: Il professore Renato Caccioppoli (1904-1959) è considerato un genio napoletano della matematica, universalmente riconosciuto e figura famosa della città. Di una bellezza diabolica, il nipote pazzoide di Michail Bakunin (rivoluzionario russo), si mette in testa di boicottare l’incontro in pompa magna e il corteo dei due compari, Mussolini e Hitler venuti in Italia per passare una giornata, il 5 maggio, nella Capitale coperta di svastiche e fasci. In pieno trionfo del nazismo, agli occhi di una popolazione e di tutta un’Europa che inneggia alla guerra, e di un’Italia che, lo stesso anno, vota le leggi razziali, un uomo si erge, con ironia di gesti e parole, ridicolizzando il razzismo, il conformismo, la sottomissione e la stupidità. Una storia vera, esemplare, luminosa, folle, ubriaca, divertente e tragica.
foto (c) Imma Di Lillo