Incontro con la filosofa Catherine Malabou

Al ladro! Anarchismo e filosofia

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organisé dans le cadre de :

Rencontre avec Catherine Malabou

La philosophe présentera son essai “Au voleur ! Anarchisme et philosophie” (P.U.F. 2022), traduit en italien par Carlo Milani, elèuthera.

Avec Donatella Di Cesare, Salvo Vaccaro et Tomás ibáñez 
En collaboration avec elèuthera

Considerata una delle filosofe più influenti della scena contemporanea, Malabou ci mostra non solo che il concetto di anarchia non ha esaurito il suo potenziale esplicativo, ma che, al contrario, è forse l’unico in grado di offrire nuove interpretazioni della crisi che le nostre società stanno attraversando.

L’uomo può fare a meno del governo? No, ha detto e ripetuto la filosofia per secoli inseguendo Aristotele. La vita in società ha bisogno della politica, e la politica è inseparabile dal comando e dall’obbedienza, elementi costitutivi senza i quali si sprofonda inesorabilmente nel caos dell’anarchia. Solo stati necessari due millenni – e l’audacia dei Godwin e dei Proudhon – perché l’anarchia assumesse un significato positivo facendo propria quell’idea che la politica non aveva mai smesso di reprimere e temere: un governo imposto è sempre una forma di dominio arbitrario, assolutamente incapace di giustificarsi. Da sempre ossessionata dall’abisso dell’ingovernabile, dalla «assenza di necessità», la filosofia non ha tardato a seguire l’esempio dell’anarchismo politico. E così ne ha rubato il gesto radicalizzandolo, estendendolo oltre la sfera della politica tramite una decisa decostruzione dell’idea stessa di «principio», su cui si è basata l’intera tradizione occidentale. Attraverso questa potentissima interpretazione Malabou mostra come l’anarchia sia diventata il nuovo centro di decentramento nel pensiero di sei grandi filosofi del XX secolo: Schürmann, Lévinas, Derrida, Foucault, Agamben, Rancière. Nessuno di loro, però, ha osato definirsi anarchico, nessuno ha saputo prevedere fino in fondo la nascita di una società liberata dalla divisione tra chi comanda e chi obbedisce. Ed è questa denegazione che dobbiamo capire e indagare, ci dice Malabou, se vogliamo rilanciare la proposta di un pensiero filosofico dell’anarchia. L’unico, in un momento di consapevolezza globale sulla necessità di visioni alternative, capace di scuotere la nostra fiducia nella necessità di dover essere governati per sopravvivere.

“La mia analisi del dominio mi ha portato a concentrarmi su seipensatori cruciali per la filosofia contemporanea che hanno tuttisviluppato un’importante concezione di anarchia pur smarcandosinettamente dall’anarchismo politico. La responsabilità anarchica diLévinas, l’anarchismo ontologico di Schürmann, la decostruzione di Derrida, l’anarcheologia di Foucault, il potere destituente di Agamben, l’uguaglianza radicale di Rancière hanno in comune il fattodi aver attribuito all’anarchia un valore determinante allo stesso tempo ontologico, etico e politico, senza tuttavia giungere adavviare una vera riflessione sul pensiero anarchico e di conseguenzaa destituire il principio archico, la logica del governo”. - Catherine Malabou

L’autrice

Catherine Malabou (Sidi Bel Abbès 1959), allieva di Derrida, insegna filosofia alla Kingston University (Regno Unito) e alla University of California di Irvine ricoprendo quella che fu la cattedra del suo maestro. Studiosa del pensiero di Hegel, Freud, Heidegger e Derrida, si è occupata della relazione fra filosofia, neuroscienze e psicoanalisi, nonché dei concetti di essenza e differenza nel femminismo. Autrice di numerosi saggi, in italiano sono stati tradotti tra gli altri Che tu sia il mio corpo. Una lettura contemporanea della signoria e della servitù in Hegel (Mimesis, 2017), Divenire forma. Epigenesi (Mimesis, 2020), Metamorfosi dell’intelligenza (Mimesis, 2021) e Il piacere rimosso. Clitoride e pensiero (Mimesis 2022).

rencontre en français avec traduction simultanée en italien

Incontro in francese con traduzione simultanea in italiano

ingresso gratuito
prenotazione consigliata

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