Théâtre

Quartieri di vita 2022: Raphaël Trano

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Quartieri di vita 2022

Al Grenoble due giorni di sperimentazione teatrale con il giovane regista francese Raphaël Trano, invitato da Quartieri di Vita, festival di formazione e teatro sociale organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, con il sostegno della Regione Campania.

Raphaël Trano lavorerà con un gruppo di ragazzi sul testo LE FURBIZIE DI SCAPINO di MOLIÉRE, che sará presentato al pubblico in uno spettacolo di 45’ il 30/11 & 2/12.

Segue il 3 dicembre, sempre al Grenoble, l’evento di chiusura di Quartieri di Vita 2022.


Programma

30 nov - ore 9-21 Workshop Raphaël Trano su iscrizione
30 nov - ore 19 Spettacolo dal vivo 
LE FURBIZIE DI SCAPINO di MOLIÉRE (45’)
- aperto al pubblico -

2 dic - ore 9-21 Workshop Raphaël Trano su iscrizione
2 dic - ore 19 Spettacolo dal vivo 
LE FURBIZIE DI SCAPINO di MOLIÉRE (45’) 
- aperto al pubblico -

3 dic - ore 15-22 Evento di chiusura Quartieri di Vita 2022


Workshop e Spettacolo

- LE FURBIZIE DI SCAPINO di MOLIÉRE -

Mentre i loro padri sono in viaggio, Léandre si è innamorato di Zerbinette e Octave ha sposato Hyacinte. Ma Geronte e Argante sono tornati a Napoli per costringere i rispettivi figli a un matrimonio combinato. Fortunatamente, Léandre ha un valletto di nome Scapino che ha più di un asso nella manica per svelare questo doppio intrigo coniugale! Utilizzando trucchi e un certo talento per la recitazione, il valletto riesce persino a estorcere denaro agli avidi padri per stabilire meglio l’amore delle due coppie.

In questa commedia, la più italiana di tutte quelle di Molière, l’azione si svolge a Napoli e il personaggio centrale è Scapino, un ingannatore e criminale.

È l»operaio intelligente» che i borghesi chiamano a sistemare i loro affari e che, con i suoi trucchi, mette in evidenza la ridicolaggine dei padri pronti a tutto pur di imporre un ordine in cui i loro interessi siano preservati e l’ingratitudine dei giovani nei confronti degli anziani.

Se Molière ha scelto di ambientare l’azione di questa commedia a Napoli, non è solo per rendere omaggio a Scaramouche, un attore napoletano con cui condivideva il teatro del Palais-Royal di Parigi, ma anche perché Napoli era già all’epoca la città delle possibilità e degli eccessi, una città del gioco d’azzardo e dell’inganno.

Lavorando a questo spettacolo, desidero interrogare il rapporto sociale tra proletariato e borghesia nella società contemporanea e mettere in discussione i rapporti generazionali tra gioventù e vecchiaia, attraverso la forma del gioco «ludico» caratteristico della città di Napoli.

Per farlo, lavoreremo su diversi passaggi della commedia mescolando teatro, burattini napoletani e video.

 

Raphaël Trano De Angelis

Formatosi al Conservatorio Nazionale d’Arte Drammatica, Raphaël Trano è il fondatore del Théâtre de l’Éventail.

Dopo aver ottenuto il DET al Conservatorio di Orleans nel 2004, ha fatto diversi soggiorni in Giappone per studiare teatro Noh e Kyogen. Dal 2006 al 2008 è stato attore stabile nel Jeune Théâtre Régional d’Orléans diretto da Christophe Maltot. Nel 2007 ha diretto La Jalousie du Barbouillé e Le Médecin volant, che hanno vinto il Premio per il coinvolgimento e le iniziative dei giovani nell’Unione Europea.

Le Médecin malgré lui, il suo secondo allestimento, è stato creato nel 2011 e da allora è stato rappresentato più di 300 volte, in Francia e all’estero. Una versione bilingue dello spettacolo italo/francese, Il medico per forza, è stata sostenuta dal l’Institut Français ed è stata eseguita a Milano, Firenze, Pisa, Palermo, Noto, Napoli, Roma. Nel 2014 ha messo in scena Monsieur de Pourceaugnac, spettacolo che ha ricreato nel 2016 nella sua forma di commedia - balletto in collaborazione con l’ensemble La Rêveuse (Florence Bolton e Benjamin Perrot) e il coreografo Namkyung Kim al castello di Chambord. Questo spettacolo è stato ripreso nel 2019 all’Opéra de Clermont-Ferrand e all’Opéra d’Avignon. Dal 2013 al 2015 ha seguito una formazione post-laurea presso il CNSAD. Durante i suoi due anni di formazione, ha lavorato tra gli altri con Jean-Damien Barbin, Dieudonné Niangouna, Michel Fau. La sua ricerca sul teatro nô all’interno del CNSAD l’ha portata a creare lo spettacolo Lady Aoï di Yukio Mishima al teatro Aquarium nell’ambito del Festival des Ecoles du Théâtre Public. Nel 2020, in collaborazione con il direttore Vianney Lambert, Raphaël Trano ha proposto ai giovani dipendenti dalla Protection Judiciaire de la Jeunesse (Tutela Giudiziaria della Gioventù), di utilizzare la questione dei sogni per affrontare la crisi sanitaria, gli sconvolgimenti che questa ha indotto e le problematiche che come risultato. Questo lavoro di diverse settimane ha portato alla produzione di un film in forma ibrida (documentario/fiction) intitolato Le Monde d’après (2022). Da dieci anni offre formazione a un pubblico “prioritario” (giovani dei distretti prioritari per le politiche urbane, detenuti, minori sotto il controllo della legge, minori non accompagnati, adulti e adolescenti con autismo).

sito web: theatredeleventail.com


Quartieri di vita 

Quartieri di vita è il festival di formazione e teatro sociale organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, con il sostegno della Regione Campania. Realizzato durante il periodo natalizio con l’obiettivo di dare alle realtà coinvolte la possibilità di vivere nuovi percorsi di sperimentazione e ricerca, la manifestazione - riconosciuta tra i progetti speciali del Mibact -  sostiene le compagnie attive in territori a rischio nei costi di progettazione ed allestimento di esiti di laboratorio.

Quartieri di vita, si propone l’obiettivo di promuovere le realtà teatrali operanti a Napoli e nell’intero territorio della Campania, che da anni orientano il proprio lavoro a supporto delle fasce sociali deboli.  Laboratori di teatro, danza, musica e arte esplorano le frontiere individuali, culturali e razziali nel segno della condivisione, dell’integrazione e dell’inclusione sociale. Gli esiti dei differenti laboratori formativi e produttivi -  tra spettacoli pronti per la scena, progetti visivi, concerti e mostre -  hanno nel periodo natalizio un momento conclusivo aperto al pubblico.
Adolescenti a rischio, pazienti psichiatrici, detenuti ristretti nelle carceri minorili, ragazzi non vedenti, rifugiati politici: sono solo alcuni degli organismi pulsanti con cui Quartieri di vita ha costruito un dialogo attraverso il rituale liberatorio della cultura di scena.
Il teatro inteso anche come possibilità di formazione non solo attoriale: il festival ha tracciato negli ultimi anni un cammino che ha portato i partecipanti ai laboratori ad acquisire professionalità utili per l’inserimento lavorativo a pieno titolo nel settore teatrale, in qualità di scenografi, costumisti o tecnici.

fondazionecampaniadeifestival.it/progetto/quartieri-di-vita