CineMercoledì / Rendez-Vous Festival Cinema Francese
Il Grenoble ospita il regista francese Stéphane Brizé che presenta i suoi film «Une vie» (ore 17.30) e «Un autre monde» (ore 19.30).
Biglietto: 2 films 5,-/3,- ridotto
più info e prevendita
mercoledì 13 aprile
in presenza del regista STÉPHANE BRIZÉ
ore 17.30: UNE VIE
di Stéphane Brizé ( F-Bel 2016, 119’, vo sott. it. )
con Judith Chemla, Jean-Pierre Darroussin
Venezia 73 Concorso / Premio FIPRESCI
Premio Louis-Delluc 2016
Tratto dall’omonimo romanzo di Guy de Maupassant
Normandia, 1819. Jeanne, giovane nobildonna francese, torna a casa dai genitori, i baroni Le Perthuis des Vauds, dopo aver trascorso finora la vita in un monastero, isolata dal mondo esterno. Sposa il nobile ma impoverito visconte Julien de Lamare, piena di idee giovanili sull’amore e le altre cose del mondo. Quando i suoi genitori le consegnano la loro proprietà, però, si trova costretta a confrontarsi con la dura vita di tutti i giorni e la realtà della condizione femminile dell’epoca, mentre anche la vita matrimoniale con Julien si rivela molto meno rosea di quanto avesse immaginato, a cause delle sue ripetute infedeltà.
Con Une vie, adattamento del primo romanzo di Guy de Maupassant, Stéphane Brizé pone ancora una volta lo sguardo sulla tragedia dell’ordinario.
Inquadrati in tempi (storici) diversi, La legge del mercato abita la Francia contemporanea, Une vie precipita nella caduta dell’Ancien Régime, i film di Brizé compongono un dittico ideale sulla violenza sociale ordinaria. Ma se il protagonista dolente di Vincent Lindon protesta e lotta, l’eroina di Judith Chemla è rassegnata e attraversata dalla malinconia del suo secolo, un secolo malato marcato da numerose trasformazioni e dalla fragilità dei regimi politici. (…)
Il Morandi: Elegante trasposizione che, senza mai essere troppo letteraria, non tradisce in nulla né lo spirito, né la capacità di disegnare e approfondire personaggi femminili e descrivere un ambiente di Maupassant nel suo omonimo 1° romanzo, apparso per la prima volta nel 1883 sul quotidiano Gil Blas, che è un vero gioiellino. La bella fotografia di Antoine Héberlé si serve anche dell’inusuale formato 4:3 per enfatizzare nei primi piani gli stati d’animo e i sentimenti di Jeanne.