Europa. Cinema al Femminile 2022

Notre Corps

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organisé dans le cadre de :

Venerdì 1 dicembre - ore 18
in presenza della regista
Claire Simon
NOTRE CORPS
Docu / Francia 2023, 168’

73. Berlinale/Forum 2023, 41. Torino Film Festival 2023, FilmMaker Festival 2023

Appuntamento eccezionale con la regista francese Claire Simon (I Want to Talk about Duras; Les Bureaux de Dieu): Notre Corps , uno dei film più applauditi dell’anno, è un racconto molto personale e pieno di tenerezza della femminilità, affermando uno sguardo che si oppone a ogni stereotipo e che oggi, di fronte alla violenza di genere appare ancora più importante e necessario.

In un ospedale pubblico parigino Claire Simon si interroga su cosa significhi vivere nel corpo delle donne, filmando la loro diversità, singolarità e bellezza in ogni fase della vita. Si svelano così storie uniche di desideri, paure e lotte inclusa quella della stessa autrice.


Il dibattito con la regista, che assisterà con il pubblico alla proiezione,
comincerà dalle ore 16,30 con Leonardo Di Costanzo e Antonella Di Nocera.


Ingresso gratuito, si consiglia la prenotazione al numero 081.761 62 62.
Al momento della registrazione è richiesto un documento d’identità.​


 

«Ho voluto filmare i corpi femminili nella loro fisicità, nel loro essere unici – dice Claire Simon - È stato il punto di partenza di questo lavoro, non avevo in mente niente altro che filmare i corpi delle donne nel loro essere speciali ciascuno in sé, liberandoli da quelle norme estetiche e da quei canoni di “bellezza” che troppo spesso li hanno intrappolati e continuano a farlo. Questo film non è un film su un ospedale, come altri che hanno scelto di concentrarsi sull’istituzione ma appunto sulle pazienti e sui loro corpi. Era molto importante per me restituire l’amore, il desiderio, il rapporto con la propria immagine, i sentimenti, la sessualità che sono parte della condizione di ciascuna delle persone che incontro” (Claire Simon). Un’adolescente ripresa di spalle racconta al medico come è rimasta incita e spiega i suoi dubbi su ciò che deve fare e il bisogno di ricevere una informazione chiara rispetto a quanto accade. Un’altra ragazza riceve spiegazioni riguardo a come procedere nella strada della transizioni di genere che ha deciso di intraprendere. Una donna sta per partorire, la macchina da presa accarezza i suoi sussurri alla piccola creatura che sta arrivando e ne coglie la commozione di gioria. In un ospedale parigino Claire Simon filma un reparto di ginecologia dove si intrecciano le storie di tante donne. Aborto, endometriosi, parto, transizione di genere, PMA. Raccoglie le loro parole, ascolta i loro sogni e le loro speranze. Si aggira in punta di piedi, con una delicatezza assoluta, toccando temi tabù a cui raramente si dà una voce. E cerca di condividere quelle esperienze che di solito le donne vivono in solitudine per renderle collettive. A un certo punto il destino di Claire Simon si incrocerà con quello delle altre pazienti.

Claire Simon arriva alla regia attraverso il montaggio per orientarsi verso il cinema diretto con la frequentazione degli Ateliers Varan. Si afferma con Récréations (1993) e Coûte que coûte (1996) che segnano un passaggio chiave nel cinema documentario. Nel 1997 realizza il suo primo lungometraggio di finzione, Sinon, oui a cui fanno seguito, tra gli altri, 800 Kilomètres de différence (2000); Mimi (2002); Ça brule (2006). Nel 2008 con Le bureaux de Dieu – che ha come protagonisti Nathalie Baye, Nicole Garcia, Isabelle Carré, Michel Boujenah – ottiene il Grand Prix della SACD alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes. Le concours (2016) ha ricevuto il Leone d’Oro Venezia Classici per il Miglior documentario sul cinema. Torna a raccontare i giovanissimi in Premières solitudes (2008) mentre in Vous ne désirez que moi (2021) racconta Marguerite Duras attraverso le parole amorose di Yann Andréa.