Lunedì 23 ottobre ore 18.00 – Roma – Casa internazionale delle donne – Sala Lonzi
Archivi, memoria, esposizione, i femminismi italiani e francesi producono una molteplicità di segni, documenti, manifesti, testate, fotografie… Come conservare queste memorie diverse: archivi privati, di militanza, di associazione, editoria, cultura visiva? Fino a che punto? Quali problemi specifici pongono la conservazione e valorizzazione di questi materiali? Per quale pubblico? Qui la storia si intreccia con le memorie personali delle protagoniste di questi movimenti, ma anche con l’attualità delle domande che emergono oggi all’epoca dei social. Come fare una mostra, un museo dei femminismi e delle donne? L’affettivo incontro qui la dimensione visuale e storico-sociale, personalità ma anche associazioni, riviste, pubblicazioni di vari tipi.
Ne parliamo con:
Christine Bard, Professoressa di storia contemporanea all’Università di Angers, presidente dell’associazione “Archives du féminisme”, si occupa dal 2004 del museo virtuale MUSEA e dell’associazione AfeMuse, con il progetto di museo dei femminismi a Angers.
Tra le sue pubblicazioni: Féminismes. 150 d’idées reçues, Paris, Le Cavalier bleu, 2023; Les insoumises. La révolution féministe, 2013; Une histoire politique du pantalon, Seuil, 2010; Ce que soulève la jupe. Identités, transgressions, résistances, 2010; Les Garçonnes. Modes et fantasmes des Années folles, Flammarion, 1998, ried. Autrement, 2021. Co-pubblicazioni : Parisiennes, citoyennes ! Engagements pour l’émancipation des femmes, catalogue d’exposition, Paris-Musées, 2022; Antiféminismes et masculinismes d’hier et d’aujourd’hui, 2019; Dire le genre. Avec les mots, avec le corps, 2019; Dictionnaire des féministes. France XVIIIe-XXIe siècle.
Loretta Bondì è presidente di Archivia-Archivi, Biblioteche, Centri di Documentazione delle donne dal 2022. È stata redattrice di Funambole RadioAttive dal 2020 e Direttrice dei progetti internazionali di BeFree dal 2013. Dal 2015-19 è stata componente del Consiglio Direttivo della Casa Internazionale delle Donne (Roma). Dal 2006 al 2012, è stata un’alta funzionaria dell’Alto Commissariato ONU per i diritti umani e la speechwriter e membro dell’ufficio esecutivo di due Alte Commissarie. Bondì era, inoltre, a capo delle indagini della Commissione Internazionale d’Inchiesta ONU sulla Siria. In precedenza, ha lavorato per organizzazioni non-governative internazionali per i diritti umani, quali Human Rights Watch e the Fund for Peace e creato e diretto il programma «Cooperative Security» alla Johns Hopkins University School of Advanced International Studies. Bondì è tra i co-fondatori della campagna internazionale per il controllo delle armi leggere e ha attivamente partecipato in campagne quali la campagna sui bambini-soldato, per la creazione della Corte Penale Internazionale, sullo sfruttamento illecito di risorse naturali e sulle “smart sanctions”. Ha scritto numerosi saggi, articoli sul tema dei diritti umani e sul disarmo e il libro Beyond the Border and across the Atlantic: Mexico’s Foreign and Security Policy after September 11. Bondì ha iniziato la sua carriera come giornalista, lavorando per la RAI, e alcune delle più influenti testate italiane, quali l’Espresso, l’Europeo e il Corriere della Sera. A 16 anni si è unita al movimento femminista in Italia ed era giornalista con Quotidiano Donna.
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Renata Ferri è giornalista e vive a Milano dal 2005. Attualmente è caporedattore di Io Donna, settimanale femminile del Corriere della Sera e di AMICA, mensile di Rcs Mediagroup. Insegna, scrive, cura progetti editoriali ed espositivi di singoli autori e collettivi. È stata curatrice della recente mostra al MAXXI di Roma Straordinarie. Protagoniste del presente, con le fotografie di Ilaria Magliocchetti Lombi (più di cento ritratti e voci di donne italiane, provenienti da molteplici ambiti della società contemporanea). Nel 1991 è entrata a far parte di Contrasto come caporedattore, coordinando circa 40 fotografi. Dal 1999 ha diretto anche la nascita del loro database digitale. Per quattordici anni ha seguito tutti i progetti dei fotografi di Contrasto, dall’ideazione all’editing fino alla distribuzione. È stata membro della giuria di numerosi premi fotografici e ha curato diversi libri fotografici, scrivendone le introduzioni. Nel 2006 ha organizzato l’ampia mostra Altri mondi, incentrata sul fotogiornalismo degli ultimi tre decenni attraverso il lavoro di autori italiani. Nel 2008 ha partecipato al progetto Reflexions Masterclass, curato da Giorgia Fiorio e Gabriel Bauret. Nel 2009 ha partecipato a un progetto educativo di WPP in Angola. Nel 2010 ha organizzato per FNAC Italia una serie di workshop con i più importanti fotografi e curatori di fotografia. Renata Ferri è la direttrice artistica delle proiezioni annuali di Atri in Motion, che si tengono durante il ReportageAtriFestival. edizione 2009 e 2010. Insegna in scuole specializzate e corsi universitari e segue regolarmente i progetti fotografici di diversi autori. È stata membro della prestigiosa giuria del World Press Photo Contest 2011 e 2012.
Modera Lia Migale, femminista, insegna economia aziendale a Sapienza Università di Roma. Oltre alle numerose pubblicazioni di carattere scientifico, ha scritto i romanzi, In un altro luogo (1996) e Malamore (2001), (casa editrice Empirìa).
Archivia è un centro di eccellenza che raccoglie e promuove la produzione politica, culturale e storica del movimento femminista e delle donne in Italia a partire dagli anni ’70, declinata in ogni sua espressione. Custodisce 35 mila volumi, 43 fondi archivistici, 35 mila fotografie, 900 manifesti e una vasta selezione di materiale audio-visuale. Molti Fondi costituitivi e successivi hanno ottenuto il riconoscimento di “patrimonio storico” dalla Soprintendenza Archivistica del Lazio. Ha sede a Roma presso la Casa Internazionale delle Donne. https://www.archiviaabcd.it/
AFéMuse è l’associazione di prefigurazione del futuro Museo dei femminismi presso l’Università di Angers che aprirà nel 2027 è sarà il primo museo dei femminismi in Francia https://www.afemuse.fr Presso l’Università di Angers esiste già un Centro degli archivi del femminismo https://bu.univ-angers.fr/CAF