Letteratura / Mediateca

Incontri letterari della Villa Medici

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A cura di Eva Dolowski con la participazione dell’Institut Français Italia.

Da mezzo secolo la Villa Medici accoglie ogni anno scrittori francesi in residenza (Hervé Guibert, Mathias Énard, Marie N‘Diaye, Céline Minard, Yannick Haenel…). Dal 16 al 18 maggio 2019, questo luogo di creazione apre le porte per celebrare il legame tra due lingue sorelle: il francese e l’italiano. Come passare dall’una all’altra, come comunicare, come metterle in scena? Per tre giorni, l’Accademia di Francia a Roma organizza incontri e scambi con la partecipazione di grandi personalità della letteratura francese e italiana.

  • Da una lingua all’altra, gli incontri saranno anche l’ocassione di celebrare le espressioni letterarie nella loro diversità, grazie allo sguardo di Wajdi Mouawad grande uomo di teatro e regista de La Colline - Théâtre National, che ha accettato di tessere la trama di quest’incontri. Ogni giorno, insieme a tre personalità chiave nel loro settore - Elisabeth de Fontenay, Didier Fassin, et Valère Novarina - ci inviterà a riflettere e a dialogare sulle parole, i verbi amati o impudici, scelti da ciascuno degli invitati. In questo modo, le voce del teatro, del romanzo, della sociologia, della filosofia, e della poesia si mescolarano, si risponderanno, e si completarano.


     
  • Verrà reso omaggio al grande lavoro dei traduttori, che permettono il passaggio da Una lingua all’altra, con la presenza di Lorenzo Flabbi, editore e traduttore dell’opera di Annie Ernaux, e Nathalie Castagné, traduttrice di Goliarda Sapienza, poi di Ascanio Celestini e del suo traduttore Patrick Bebi.

     
     
  • Da una lingua all’altra, è anche una riflessione sugli scambi tra la lingua e l’illustrazione, tra letteratura per adulti e quella per bambini grazie all’atelier di creazione letteraria della scrittrice Agnès Mathieu Daudé, e quello dell’illustratrice Lidia Squillari - organizzati dall’Institut Français Italia. 


     
  • Da una lingua all’altra, accoglierà anche uno spettacolo inedito di Ascanio Celestini, «Storie e controstorie / Histoires et contre-histoires», con la traduzione di Patrick Bebi e la musica di Gianluca Casadei. Lo spettacolo sarà preceduto da una discussione tra Ascanio Celestini e Patrick Bebi.

    Ascanio Celestini, nato a Roma nel 1972, è autore, attore, musicista e regista. I suoi testi si nutrono di ricerche sul campo e indagano la memoria di eventi e questioni legate alla storia recente e all’immaginario collettivo. Tra le sue opere più famose: “Radio clandestina” (2000), “Scemo di guerra” (2003), “La pecora nera” (2005), “La fila indiana” (2009), “Pro patria” (2011), “Discorsi alla nazione” (2013), “Laika” (2015), “Pueblo” (2017) e “Ballata dei senza tetto” (2018). Ha diretto come autore, regista e attore il film “La pecora nera” (2010) selezionato alla 67. Mostra di Venezia e “Viva la sposa” (2015) in concorso alle Giornate degli Autori di Venezia nel 2015. Ha inoltre diretto il documentario “Parole sante” (2007) presentato al Festival Internazionale del Film di Roma nella sezione Extra. Contemporaneamente è uscito il suo primo album, sempre dal titolo Parole Sante (2007), che raccoglie le canzoni dei suoi spettacoli.


     
  • Gli incontri letterarie accolgono il dialogo tra un romanziere italiano Paolo Giordano e una giornalista francese, Florence Aubenas. Ognuno con la potenza della finzione o del reportage proverà a inseguire uno scopo comune: dare la parola ad eroi del quotidiano che la società tiene spesso nell’ombra e nel silenzio. Questo incontro sarà moderato da Jérôme Gautheret.

    Florence Aubenas è nata il 6 febbraio a Brussel. E’ giornalista e reporter di guerra. Da 1986 a 2006 è segretaria alla redazione di “Société” poi al quotidiano “Libération” prima di divenir grande reporter. Ha scritto su numerosi eventi in Ruanda, Kosovo, Algeria, Afghanistan o ancora in Iraq e anche delle grande cause legale in Francia. Nel corso di un reportage in Iraq nel 2005 è stata tenuta in ostaggio per alcuni mesi. Nel 2006 lascia il giornale Libération per Le Nouvel Observateur. Da febbraio a luglio 2009, ha preso un congedo sabbatico, si è trasferita a Caen e ha condotto l’indagine sulla Francia dei lavoratori precari. Da questa esperienza è nato il libro Le Quai de Ouistreham, pubblicato nel febbraio 2010. Nell’aprile 2012 si è unita a Le Monde e da luglio ha coperto il conflitto siriano in qualità di inviato speciale.

    Paolo Giordano è un romanziero italiano, nato a Torino nel 1982 dova ottiene il suo dottorato di fisica teorica. Ha pubblicato quattro romanzi, tradotti nel mondo intero: “La Solitude des nombres premiers” (Seuil, 2009), “Le Corps humain” (Seuil, 2013), “Les Humeurs insolubles” (Seuil, 2015), “Divorare il cielo” (Einaudi, 2018). Paolo Giordano ha anche scritto per il teatro con le opere “Galois” e “Fine pena: ora”. Lavora in collaborazione con il Corriere della Sera e altre giornali per cui ha anche scritto diversi reportages. 

  • Da una lingua all’altra, con Miguel Bonnefoy, attualmente borsista della Villa Medici, ci porterà grazie alle sue parole magiche in un grande viaggio transatlantico della Francia al Cile. Tra il Cile e la Francia una storia si è scritta alle due estremità del mondo. Delle lotte comuni, quattro generazioni e due guerre mondiali, la tortura e l’esilio, una traversata in barca passando il Capo Horn. Questi due paesi hanno costruito un ponte tra le loro culture sin dal 1870 grazie a una crisi della vite, creando dunque uno scambio franco-cileno fino alla dittatura di Pinochet, nel 1973. Si tratta di un racconto su uno dei rari momenti della storia in cui due nazioni, separate da dodicimila chilometri di distanza, hanno condiviso una stessa eredità. 


    Miguel Bonnefoy, nato il 22 dicembre 1986 a Parigi e cresce nel Venezuela e nel Portugal. Ha seguito degli studi di lettere moderne alla Sorbonne. 
    Nel 2009 riceve il “Grand Prix de la Nouvelle de la Sorbonne Nouvelle” per il suo libro “La Maison et le Voleur” e per la pubblicazione italiane “Quando il labirinto fu rinchiuso nel Minotauro” (edizione del Giano Rome). Nel 2013 riceve il premio du Jeune écrivain con “Icare et autres nouvelles” (Buchet-Chastel, Paris). Nel 2015 il suo romanzo “Le voyage d’Octavio” (Rivages, Paris) è finalista per il Premio Goncourt del primo romanzo, il “Prix della vocation”, il “Prix des Cinq Continents”, il “Prix Fénéon”, il “Prix Edmée de la Rochefoucauld” e il “Prix L’Ile aux Livres”. I suoi due ultimi libri “Jungle” e “Sucre Noir” sono stati anche premiati
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Ingresso libero nel limite dei posti disponibli. 
Eventi in francese ed in italiano

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