Dibattito «Cinema e Rivoluzione» - i Dialoghi del Farnese
Il 4 maggio si è tenuto in Ambasciata l’incontro «Cinema e Rivoluzione», nell’ambito del ciclo «I Dialoghi del Farnese», con i registi Marco Bellocchio e Olivier Assayas in dialogo con Frédéric Bonnaud, Direttore della Cinémathèque Française e Gianluca Farinelli, Direttore della Cineteca di Bologna.
Olivier Assayas aveva 13 anni nel 1968. Di questo momento di effervescenza politica ed artistica ha conservato il gusto della rivolta e l’attrazione per i movimenti anarchici. Critico della rivista Cahiers du Cinéma prima di debuttare nella regia con Désordre (Il Disordine, 1986), si è aggiudicato il premio per la migliore sceneggiatura a Venezia nel 2012 per Après Mai (Qualcosa nell’aria).
L’opera di Marco Bellocchio è una delle più affascinanti del cinema italiano. Fin dal suo primo lungometraggio nel 1965, I pugni in tasca, all’ultimo Fai bei sogni (2016) Marco Bellocchio ha imposto il suo stile iconoclasta, politicamente radicale, affrontando nel corso della sua filmografia tutti i tabù della storia e della società italiana.
Insieme i due cineasti hanno parlato delle speranze generate dal 68, del loro effetto sull’inconscio individuale e collettivo, e del modo in cui il cinema degli ultimi cinquant’anni vi ha risposto.
Discorso di apertura dell’Ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset
Gli ospiti Frédéric Bonnaud, Marco Bellocchio, Olivier Assayas e Gianluca Farinelli