
Con aSH Aurélien Bory chiude la sua trilogia di ritratti di donne, danzatrici e coreografe che ha già visto protagoniste Kaori Ito e Stéphanie Fuster. Il visionario regista francese si concentra sull’energia ritmica e vitale della danzatrice Shantala Shivalingappa. È lei, protagonista e musa di aSH, a sovrapporsi alla figura maestosa di Shiva, dea creatrice e distruttrice. Shantala danza su una coltre di cenere, simbolo del ciclo di morte e rinascita, di un’energia circolare che affonda le sue radici nei riti di cremazione indiani e nelle vibrazioni della danza come fonte di energia e traccia di vita.
Prima nazionale
- Dal 13 al 15 novembre alle 21.00
Per saperne di pù sul festival RomaEuropa
	Coreografia, regia, scene: Aurélien Bory
	Con: Shantala Shivalingappa e Loic Schild (percussioni)
	Luci: Arno Veyrat
	Musiche: Joan Cambon
	Collaborazione artistica: Taïcyr Fadel
	Scenografia: Pierre Dequivre, Stéphane Chipeaux-Dardé
	Costumi: Manuela Agnesini e Nathalie Trouvé
	Direzione generale: Arno Veyrat
	Regia palco: Thomas Dupeyron
	Regia suono: Stéphane Ley
	Direttrice di produzione: Florence Meurisse
	Produzione: Compagnie 111 – Aurélien Bory
	Coproduzione: ThéâtredelaCité – CDN Toulouse Occitanie, Festival Montpellier Danse 2018, Agora – PNAC Boulazac-Nouvelle-Aquitaine, La Scala – Paris, L’Onde Théâtre Centre d’Art de Vélizy-Villacoublay
	


