Speciale Masterclass

ALEXANDRE DESPLAT

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#rvcinema | IX Edizione
organizzato nell'ambito di:

IL PREMIO OSCAR ALEXANDRE DESPLAT A PALAZZO FARNESE FESTIVAL RENDEZ-VOUS NUOVO CINEMA FRANCESE!

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ENTRO LUNEDI 1 APRILE
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Alexandre Desplat è uno dei più grandi e prolifici compositori degli ultimi anni. Figlio di madre greca e padre francese (che si sono incontrati all’Università di Berkeley in California), studia piano, tromba, flauto ed è cresciuto ascoltando Ravel e Debussy, il jazz e la world music, la bossa nova e le colonne sonore del cinema hollywoodiano. Non è l’unico musicista in famiglia: una delle sorelle, Marie-Christine, è dal 1983 una delle fondatrici del gruppo jazz Certains l’aiment chaud. Dopo lo score di Ki lo sa? di Robert Guédiguian, Desplat realizza oltre una cinquantina di score in Francia. Nel 1985, durante la registrazione delle musiche di Le souffleur di Frank Le Wita, conosce Solrey, una delle più apprezzate violiniste francesi. Da allora, sono inseparabili: Solrey è il suo primo violino, direttore artistico e moglie.

Sotto la guida musicale di Solrey, la scrittura per archi di Desplat diventa un elemento cruciale elle sue composizioni. Nel 1996, il compositore scrive la sua prima colonna sonora per Jacques Audiard (un sodalizio artistico che arriva fino ad oggi, con I fratelli Sisters), quella di Un héros très discret. Per interpretare la partitura scritta da sua marito, Solrey fonda il Traffic Quintet, un quintetto (due violini, una viola, un violoncello e un contrabbasso) che si ispira nel nome a un capolavoro di Jacques Tati e per il quale Desplat si mette al servizio. L’ultima creatura di questo sodalizio è l’opera da camera En Silence, con un libretto in francese, scritto a quattro mani, tratto dalla novella del premio Nobel giapponese Yasunari Kawabata, di cui Alexandre firma la musica e Solrey la regia e i video. Desplat ha spesso dichiarato di voler creare una vibrazione tra la musica e l’immagine, per trovare un equilibrio tra funzione della musica e racconto, sviluppo tematico, tessitura e orchestrazioni. I suoi maestri sono Claude Ballif e Iannis Xenakis, i modelli Bernard Herrmann e John Williams, Franz Waxman e Nino Rota. Le sue colonne sonore interagiscono con i dialoghi, i suoni, i movimenti di macchina e il montaggio come un flusso avvolgente, che ha nell’impressionismo armonico degli archi il suo tratto riconoscibile e distintivo. Da La ragazza con l’orecchino di perla (suo esordio a Hollywood del 2003) ad oggi, Desplat ha composto oltre 100 colonne sonore per il cinema, di ogni genere e importanza: Syriana e Il discorso del re, Philomena, The Tree of Life, Reality e Il racconto dei racconti, passando per Harry Potter e i doni della morte e Godzilla, The Imitation Game e la serie tv Marseille. Oscar per le musiche di The Grand Budapest Hotel e La forma dell’acqua - The Shape of Water, candidato per ben otto volte (da The Queen e Il curioso caso di Benjamin Button a L’isola dei cani), vincitore di due Golden Globe, tre BAFTA e tre César, premiato con l’EFA per L’uomo nell’ombra di Roman Polanski (il suo cineasta preferito), Orso d’Argento nel 2005 per Tutti i battiti del mio cuore di Audiard, Desplat è innamorato del suo lavoro. «Scrivere per il cinema – ha raccontato – è un processo in divenire: è come avere davanti un tronco da intagliare ricavando a poco a poco una scultura». Una “trasparenza” cristallina, attenta ad ogni minimo dettaglio, che lo contraddistingue e che lo rende unico nel panorama dei compositori contemporanei. Il suo approccio particolare, fatto di trame molto semplici ma anche tremendamente difficili da suonare, dimostra ad ogni nuova collaborazione come sia ancora possibile essere musicali e melodici nella composizione contemporanea di musica per il cinema.