Théâtre

Dialogo tra Pierfrancesco Favino e François Koltès

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mercoledì 27 febbraio ore 18.00 – Teatro Bellini

DIALOGO TRA PIERFRANCESCO FAVINO E FRANÇOIS KOLTÈS

In occasione della rappresentazione di 
‘La Notte poco prima delle Foreste’ di Bernard-Marie Koltès,
con Pierfrancesco Favino al Teatro Bellini dal 26/2 al 4/3

in collaborazione tra  
Teatro Bellini e Institut français Napoli 
nell’ambito del ciclo
I Dialoghi del Centenario

 

L’attore Pierfrancesco Favino discuterà dell’opera di Bernard-Marie Koltès - attore e scrittore drammatico francese che ha lavorato in particolare con Patrice Chéreau (1948-1989) - con suo fratello François Koltès, scrittore, architetto, e scenografo. 

 

FRANÇOIS KOLTÈS architetto, scenografo e scrittore, ha realizzato cortometraggi (Tabataba, La Sieste ) e documentari (Rêves égarés, Comme une étoile filante, Chéreau – Koltès, une rencontre, Les Naufragés, Sommeil sans retour ). Tra i suoi scritti ricordiamo Petit homme, tu pleures (Galaade, 20079, Des Vêpres noires (Galaade, 2010), Les Croix des champs (L’œil d’or, 2015). Ha creato l’installazione architettonica Nigers trying to cross the sea ( La Marcia nell abisso ) con la partecipazione di Pippo Delbono per il Festival di Asti nel 2015. Vive per buona parte in Africa e Sicilia.

BERNARD-MARIE KOLTÈS (1948-1989) è stato un drammaturgo e regista francese. Nato nel 1948 in una famiglia medio-borghese di Metz, ebbe una vita violenta e segnata dal desiderio di rivolta. In gioventù tentò più volte di dedicarsi alla scrittura, ma sulle prime rinunciò. Dopo aver visto a teatro l’attrice María Casarès, nel 1969, ne fu ispirato e ricominciò a scrivere. Scrisse 15 testi teatrali, alcuni dei quali rimasti incompiuti. Dopo una controversa fase di militanza politica nel PCF (il Partito Comunista Francese), rifiutò i suoi primi 7 drammi e dichiarò che il primo testo teatrale che riconosceva come suo era il lungo monologo La notte poco prima della foresta, rappresentato nel 1977 al Festival d’Avignone. Omosessuale, morì nel 1989 a causa di complicazioni dovute all’AIDS. È sepolto nel cimitero di Montmartre.  È universalmente famoso per Nella solitudine dei campi di cotone (Dans la solitude des champs de coton, 1986), sorta di delirio a due sulla ricerca impossibile del desiderio. Molte delle sue opere sono state allestite per la prima volta da Patrice Chéreau quando era direttore artistico del Théâtre des Amandiers a Nanterre. In Italia i suoi testi sono stai pubblicati per lo più a cura di Ubu libri.