Settimana Franco-Napoletana

Street Art Project con Zevs

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 Un progetto artistico di Street Art con Zevs
Istituto ‘Marie Curie’ Ponticelli

Nell’ambito del « Maggio dei monumenti »

Nella mattinata di lunedì, lo street artist francese Zevs darà il via al suo progetto utilizzando come tela una facciata dell’ Istituto Marie Curie, nel quartiere Ponticelli. L’installazione vedrà ricoperta di foglie d’oro (simulate da mantelle termiche) la parete della scuola e affisso un cartello pubblicitario con sopra raffigurate le Vele di Scampia anch’esse in versione «gold».

L’opera verrà realizzata con la collaborazione degli studenti dell’ Accademia di Belle Arti di Napoli.

L’ambasciatore francese Christian Masset, prevede di visitare questo cantiere artistico durante la sua permanenza a Napoli il 23 maggio.

 

ZEVS

Christopher Aguirre Schwarz alias Zevs è nato nel 1977 a Saverne (FR). Nel 1989 inizia a dipingere per strada. Nel 1991 è sfuggito a un terribile shock con un treno; ha trovato il suo nome d’artista subito dopo questo incidente. Fino alla fine degli anni ‘90 dipinge ombre e sagome di arredi urbani parigini. Ma il sindaco di Parigi ha deciso di cancellarne ogni traccia. Si è rivolto a una nuova tecnica chiamata «graffiti inversi», ovvero rimuovere i muri sporchi per evidenziare le aree pulite. Ha anche usato un diverso tipo di vernice, visibile solo ai raggi ultravioletti. Nell’estate del 1999, Invader e Zevs hanno monopolizzato la città di Montpellier con lo pseudonimo di @nonymous. Il loro lavoro è stato mostrato due anni dopo alla Galerie Agnes B. Nel 2001, nel suo nuovo progetto «Visual Attacks», Zevs ha simbolicamente eseguito icone di poster pubblicitari, dipingendo a spruzzo un punto rosso gocciolante sulla fronte delle sue vittime.

Nel 2004, nel suo progetto “Visual Kidnapping”, ha tagliato il poster alto 15 metri della Musa del caffè Lavazza in Alexanderplatz a Berlino. Ha lasciato il messaggio «RAPIMENTO VISIVO PAGA ORA !!!» e chiesto un simbolico riscatto di 500.000 euro. Quest’opera è stata esposta in vari luoghi tra cui il Palais de Tokyo. Dal 2006 ha sviluppato il suo progetto “Logo liquido”, che consisteva nel dipingere loghi di marchi famosi e far scorrere la vernice. Nel luglio 2009 è stato incarcerato a Hong Kong per aver dipinto il logo Chanel su una boutique Armani. Nel 2011 realizza nuove “liquidazioni” di marchi ed espone a New York. Nel 2014 ha presentato una serie di Polaroid accompagnate da una registrazione vocale delle telefonate che aveva avuto in modo anonimo con i galleristi, chiedendo come si diventa artista.

per saperne di più: soldart - zevs